Tàpies nel settembre del 1994 alla Galerie nationale du Jeu de Paume, in occasione di un importante retrospettiva a lui dedicata disse queste parole:
“Volevo che il quadro fosse come un talismano, che toccandolo, voi poteste sentire delle energie che vi guarivano, per esempio. L’ideale è prendere un piccolo quadro, quando avete mal di testa, e toccandolo con la testa, questo vi da delle energie che vi guariscono. Ogni materiale si esprime a suo modo, possiamo dire. Bisogna lasciarlo parlare. Ha già in sé una carica espressiva.
Io lavoro come un poeta, in effetti, cioè mi esprimo attraverso la mia sensibilità generala senza riflettere troppo.”
Mi sembra un buon modo per introdurre un artista, per mostrare dell’arte l’elemento unitario, quello taumaturgico, quell’aspetto miracoloso che rende possibile la catarsi, l’ascesa e perfino la guarigione dello spirito.
Così non si scinde più fra scultura, pittura, musica, letteratura….
Rimane solo la materia, il materico dell’arte che si rinnova in perpetuo, a sempre nuova metempsicosi, a sempre nuova rinascita, infinito passaggio di corpo in corpo, d’anima in anima, fino alla creazione dell’uomo nuovo.
Come dice Arango “L’uomo è uno e tutti gli uomini, senza discriminazione per il luogo di origine, avranno sempre un linguaggio universale. Questo è il mio rapporto con il passato, con il presente e con il prossimo futuro, proporre…”
La proposta artistica e il linguaggio universale diventano così nuova forma dell’umano, unico e solo luogo dove il potere si dissolva teneramente per lasciare spazio all’uomo seduto, seduto sulla sedia, pronto per diventare quel luogo stesso dove si “determina il riposo spirituale con la posizione sdraiata e la possibilità di concedersi il sogno.”
introduzione Sandra Miranda Pattin
dal 14 luglio al 5 agosto 2012
Vernissage 14 luglio ore 21.30 con la presenza del maestro Arango
Performance di Martino Reggiani e Marina Petani
Orari di apertura: da giovedì a domenica ore 21.00 – 24.00